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Pàolo V, papa.

Al secolo Camillo Borghese. Di nobile famiglia romana, percorse la carriera curiale come avvocato, abbreviatore, referendario, vicelegato, legato straordinario in Spagna e, nel 1593, cardinale. Membro attivo dell'Inquisizione, nel 1605 succedette a Leone XI come candidato di compromesso tra due opposte fazioni di cardinali elettori. Il suo pontificato fu attendista per quanto riguardava le questioni dottrinali allora dibattute, come quella inerente la dottrina sulla Grazia e il monilismo, propugnato dai Gesuiti e avversato dai domenicani, o l'immacolata concezione di Maria. Continuò però l'applicazione del dettato tridentino, riformando ordini religiosi, istituendone di nuovi, canonizzando e proponendo a modello di virtù religiosa personaggi come Carlo Borromeo e Francesca Romana e beatificando Ignazio di Loyola, Teresa d'Avila e altri. Inoltre pubblicò il Rituale Romanum, il breviario liturgico ufficiale della Chiesa. Durante il suo pontificato si rafforzarono in particolare l'istituzione dell'Inquisizione (che nel 1616 celebrò il primo processo contro Galileo e le tesi copernicane) e l'ordine dei Gesuiti. Sulla Compagnia di Gesù, infatti, si fondò il grande impulso missionario sostenuto da P., con l'insediamento di comunità gesuitiche in Estremo Oriente (Cina, India), America latina (Paraguay) e Africa. La politica europea di questo pontefice raccolse invece vari insuccessi, come dimostra la controversia con Venezia (contro i cui territori P. aveva scagliato un interdetto che fu poi costretto a ritirare con grave danno per il suo prestigio) o gli interventi poco lungimiranti nella guerra dei Trent'anni. Proseguì nel riassetto amministrativo dello Stato pontificio e nella riorganizzazione dei tribunali curiali. Avviò inoltre progetti di risistemazione urbana (Trastevere), di opere pubbliche (acquedotto detto Acqua Paola), di opere architettoniche (prosecuzione della fabbrica di San Pietro con l'adozione della pianta a croce latina, rifacimenti della basilica di Santa Maria Maggiore, dei palazzi Vaticani e di quello del Quirinale) (Roma 1552-1621).